giovedì 14 febbraio 2008

Generazioni future e istruzione




Il tredici per cento degli adolescenti americani (e oltre il quaranta percento di tutti gli adolescenti delle minoranze etniche) non sono in grado di leggere un giornale. Ci sono ben quarantaquattro milioni di Americani adulti che non sono capaci di leggere, su un contenitore di pesticidi, le avvertenze contro la tossicità del prodotto, mentre solo un giovane su quattro (uomo o donna) che entra nelle forze armate statunitensi riesce a capire le avvertenze di sicurezza per le armi da fuoco. Nonostante i trecento miliardi di dollari spesi nell’istruzione la capacità di leggere, di scrivere e di far di conto degli alunni delle scuole americane continuano a precipitare.

Da questo contesto scaturiscono commenti preoccupanti come quello di Frederick Close(Direttore dell’Istruzione per il Centro di Assistenza per l’Etica): “La tragedia fondamentale dell’istruzione americana non è il fatto che stiamo sfornando degli ignoranti, ma che stiamo sfornando dei selvaggi”. Purtroppo non si tratta di un’affermazione puramente metaforica: negli States circa centomila scolari non varcherebbero il cortile della propria scuola senza una pistola in tasca!
In risposta a questa situazione, avendo in mente che la crisi dell’istruzione non è affatto limitata alle scuole americane, gli educatori di tutto il mondo hanno proposto soluzioni di ogni tipo.

“Alcune di queste soluzioni sono semplicemente inadeguate e insufficienti” afferma la responsabile di Applied Scholastics Italia e Mediterraneo nell'intevista che segue, “altre invece, sono un cancro al cuore del problema stesso. Il declino nella qualità dell’istruzione occidentale, che dura da mezzo secolo, è nel suo insieme direttamente proporzionale all’introduzione di metodi di stampo psichiatrico.”

In base ad un’affermazione, che può risultare quasi spavalda, l’educatore e filosofo americano Hubbard, afferma che “Per qualsiasi problema di apprendimento esiste una soluzione funzionale”, che cosa intendeva dire?
“Le scoperte di L. Ron Hubbard sull’istruzione efficace, divulgate da Applied Scholastics, non sono un nuovo e generico metodo di studio” dice, “non sono una tecnica di memorizzazione o un programma di lettura veloce. La Tecnologia di Studio è una serie completa di tecniche, tramite le quali si può afferrare qualsiasi soggetto. Non si sta neanche parlando di uno dei tanti approcci allo studio, ma di quelle che sono le vere componenti dello studio, il modo in cui impariamo veramente.”

Qual è la scoperta fondamentale contenuta nella Tecnologia di Studio?
“Intanto è doveroso affermare che la genialità di questa tecnologia è data dal fatto che costituisce un insieme d’informazioni che sono al contempo sequenziali nella logica, organiche, sistematiche, sintetiche, compatte e funzionali. Ogni parte è un tutto, ma ogni parte può funzionare separatamente e trova la sua risposta nella visione dell’insieme. Descrive principalmente le tre principali “Barriere allo studio” e le due ragioni fondamentali che costituiscono i motivi del fallimento nell’istruzione e nella formazione.” Poi legge: “Quando affrontano il problema dell’istruzione, tutte le società si prefiggono la meta di aumentare abilità, spirito d’iniziativa e livello culturale e, così facendo, di accrescere anche il livello di sopravvivenza della società stessa.” L. Ron Hubbard
"Alcuni educatori parlano di disordini provocati da deficienze di attenzione o di incapacità di apprendimento, ma secondo Applied Scholastics le ragioni sono diverse: gli studenti non riescono ad imparare perché nessuno ha mai insegnato loro come si fa ad imparare, come si identificano queste barriere all’apprendimento e come si superano.
Il diffuso analfabetismo crea serie conseguenze nell’intera società ma ha ovvie ripercussioni anche in termini di produttività.

Quali sono le attività di Applied Scholastics nel mondo del lavoro?
“Per esempio dopo parecchi anni spesi in inutili tentativi di istruire gli operatori ai computer, la General Motors si è rivolta ad alcuni consulenti americani di Applied Scholastics per una revisione di tutti i metodi di istruzione per computer. Migliaia di pagine di manuale sono state riscritte in conformità alle scoperte sulle Barriere allo studio. Sono stati forniti agli studenti gli strumenti di apprendimento di L. Ron Hubbard e il tempo di istruzione, prima stimato dai sei ai dodici mesi, si è ridotto a sole tre settimane. Altrettanto efficace è stata l’attuazione di questi metodi nei centri di istruzione della Cisco System, della Buick, della Volkswagen, Audi e di tantissime industrie, catene di negozi e società”.

E in Italia?
“Utilizziamo quella che gli States chiamano la formazione delle tre T (Teaching To Teacher). Non è facile questo tipo di formazione: gli insegnanti sono stanchi della formazione imposta per anni e benché la nostra sia una formazione molto vivace, interattiva e soprattutto funzionale, trova ancora forti resistenze determinate da un passato di formazione fumosa e inutile.”

Perché un corso di formazione è più interessante di un altro?
“Perché in quel corso s’intravede la possibilità di farci qualcosa, una volta lasciata l’aula di formazione. Perché, se davvero, si ha uno scopo, c’è un’utilità obiettiva nel frequentare quel corso, c’è motivazione -fattore da studiare anche nel docente- allora quella formazione non solo sarà interessante ma avrà raggiunto l’obiettivo, che è il vero obiettivo di ogni formazione, quello di migliorare la qualità delle prestazioni, la qualità dell’istruzione e di riflesso migliorare la società.”

Come si trasmette un’informazione in modo che essa venga veramente compresa? Sembra che Applied Scholastics abbia delle risposte interessanti a queste domande.
“Vero, ma non è la scoperta dell’acqua minerale. La Tecnologia di Studio è efficace tuttavia richiede anche impegno e criterio nel suo utilizzo. Intanto, non s’ improvvisa. Bisogna conoscerla dettagliatamente. Va studiata e ristudiata, provata e applicata costantemente. Come ogni tecnica richiede che ci sia un allenamento e dell’esercizio pratico continuo. Per cui un insegnante, quando la studia la prima volta, per sapere se funziona, la deve utilizzare, provare e riprovare, può sbagliare, mettere a confronto l’errore, chiedersi e poi riprovare, insomma si deve scrollare di dosso le sue abitudini e deve soprattutto rimettersi umilmente in discussione.”

Dottoressa, qual è il profilo del formatore ideale?
“Il formatore ideale è colui che entra in aula e sa che non insegnerà nulla o non pretende d'insegnare. Lui è lì per imparare a sua volta. Un formatore conosce il soggetto che vuole insegnare, ha una buona esperienza, può comunicare con semplicità è in grado di dare molto senza pretendere nulla, fornisce molti esempi, inserisce molte esercitazioni pratiche, si prende cura di ogni singola persona, si assicura che essa comprenda ed ottenga risultati. Il formatore efficace sa creare interesse e diverte, la sua intenzione e passione vogliono creare un cambiamento positivo reale. Collega ciò che insegna alla realtà del mondo del lavoro e della vita di tutti i giorni. Si occupa di una sola cosa alla volta mentre insegna, ha sempre in mente lo scopo per il quale sta dando formazione. Solo così può pensare di accrescere l’efficienza, la produttività e l’abilità della persona. L’istruzione fallisce se fornisce esclusivamente dati teorici; quella efficace è costituita invece da un bilanciamento tra teoria e applicazione pratica ed è rivolta al raggiungimento di un risultato concreto.”
"Le persone sono sicure e produttive se conoscono davvero ciò che hanno studiato, accorgersi di non sapere a sufficienza è il primo passo verso l’apprendimento di cose nuove, per cambiare e migliorare occorre rendersi conto di non sapere già tutto. La formazione efficace è in grado di far crescere realmente la persona e con la Tecnologia di Studio creata da L. Ron Hubbard si producono risultati misurabili, risultati sorprendenti ogni volta che viene utilizzata esattamente.”
L’avventura chiamata formazione apre le porte al raggiungimento dei nostri obiettivi e dei nostri sogni. La vera sfida per l’uomo del nuovo millennio non è quella rappresentata dalla costruzione di stazioni orbitali spaziali, è quella di far emergere le potenzialità e le abilità in ognuno di noi per migliorare l’intera società. Questa sfida è sicuramente l’avventura più grande, in grado di portare l’uomo oltre le stelle!

www.appliedscholastics.org

Un grato riconoscimento alla L. Ron Hubbard Library per aver concesso l’utilizzo di alcune citazioni di L. Ron Hubbard coperte da copyright.
Autore: Rocco Lanatà Si Scuola d’Impresa - RED MATRIX Rossana Lanati
Fonte dell’articolo