(see English writing below)
Per molti studenti il test è una forma di tortura emotiva e mentale.
Qual è il fattore che stressa in un test? La paura! Più si ha paura durante un test, peggio si farà. E’ risaputo che si scappa dalle cose di cui si ha paura. Avete mai visto qualcuno scappare via da un ragno o da un serpente? E dato che uno studente non può fisicamente scappare dalla classe quando l’insegnante consegna i test, allora semplicemente se ne allontana mentalmente.
C’è un altro aspetto negativo nei test? Si, quando il test viene usato per mettere a confronto uno studente con un altro. Naturalmente mettere a confronto ha una sua importante funzione, ma l’istruzione non ha a che fare con il mettere a confronto, soprattutto con il mettere a confronto gli studenti tale da porli uno contro l’altro. L’istruzione ha a che fare con imparare cose nuove e nuovi modi per fare le cose. Per uno studente è fondamentale porre degli obiettivi, lavorare con essi e orientarlo in direzione delle sue mete aiutandolo a migliorare le proprie abilità nel raggiungerle.
Quale scopo si propone la maggior parte dei test? Molti test vengono usati per vedere se uno studente ha trattenuto le nozioni che l’insegnante ha insegnato sufficientemente bene da essere in grado di rigurgitarli sul foglio del test. In tali casi lo studente è valutato nella sua abilità di memorizzazione delle informazioni. Se ottiene il 90% o più di risposte corrette allora viene considerato bravo, se ottiene meno del 70% allora è considerato stupido.
Ancora più vergognosi sono gli esami di stato o di concorso dove chi compila i test decide che cosa i test dovrebbero suggerire alle insegnanti in merito a ciò che dovrebbero insegnare. Ma purtroppo il Signor TestMaker potrebbe non incontrare gli stessi obiettivi dell’insegnamento fatto dall’ insegnante.
L’insegnante, dal canto suo ha un modo per infondere entusiasmo nei suoi studenti, vale a dire insegnare le nozioni di un argomento che lui/lei trovano più piacevoli. Quando arriva un altro insegnante e inizia a fare test su argomenti o libri di testo che non sono stati studiati, non fa altro che smorzare l’entusiasmo dello studente.
Molti educatori poi sostengono che “il loro modo” (quello di sottoporre continuamente a test) è “il solo modo”. Ciò potrebbe essere tanto divertente quanto il Cappellaio Matto in Alice nel Paese delle Meraviglie. Ad ogni modo quando si passa da “amare” un soggetto a “indifferenza” e addirittura “odiare” allora la faccenda non è per niente divertente: è tragica!
Significa che dobbiamo attivare un movimento per la liberazione degli studenti dai ceppi del test?
Non esattamente! Quando andiamo a cercare la parola “test” in un thesaurus, la faccenda non è nemmeno vagamente scoraggiante. Si ha “esaminare” “sperimentare” “indagare” “verificare” “analizzare” e “accertare”.
Origine
Dall'ingl. test ‘saggio reattivo’, dal fr. antico test ‘vaso’ (usato dagli alchimisti per saggiare l'oro), dal lat. testum ‘testo, vaso’ •1895.
Notate gli spunti in termini di aiuto in questa parola? Quando un test viene usato con lo scopo di accertare che uno studente abbia raggiunto un determinato livello di conoscenza allora il test assume un significato completamente nuovo. In questo senso diventerebbe un sistema per scoprire i punti deboli e i punti di forza dello studente ed aiutare lo studente a superare le lacune usando i suoi punti di forza. Ma anche qui c’è una considerazione da fare: se fate un test ad uno studente nuovo accertatevi che sia d’accordo e volonteroso di farlo. Accordo, volontà e attenzione sono necessari per ottenere un test accurato. Un buon test deve costituire un’azione di cooperazione gratificante per lo studente. Un buon test deve anche chiedere allo studente che cosa gli piace del suo studio e che cosa vorrebbe imparare. Non dovrebbe mai penalizzarlo per il fatto che vi da la sua opinione o se vi dice come è arrivato ad una determinata conclusione, piuttosto dovrebbe essere ringraziato per la sua incredibile capacità di aver pensato con la sua testa.
Originale inglese: by Carlynn McCormick – Applied Scholastics Online
Destructive Student Testing - by Carlynn McCormick
For many students, testing is a form of mental and emotional torture.What makes a test stressful? If it inspires fear in the student! The more fearful he is while taking a test, the worse he will do. It is well documented that one withdraws from things he fears.Have you ever seen someone run away from a spider or a snake? A student would most likely find himself in the principal's office if he ran out of his class every time the teacher gave a test,so he simply runs away mentally.
Is there any other negative aspect to testing? Yes, when tests are used to tell where students measure in relationship to each other. Naturally measurement has an important function, but education is not about measurement or pitting students against each other. Education is about learning new or better ways of doing things. It was never meant to be a competitive sport. Students should be in competition only with themselves. It is optimum for a student to set his own targets and work toward them. His eye should be on improving his ability as he moves closer and closer to his goal.
What is the purpose of most testing? Most tests are used to see if a student has retained the information the teacher has taught well enough to spew it back on a test paper. In such cases the student is getting graded on how well he is able to memorize facts. If he gets 90% or more answers correct, he is usually considered "smart." With less than 70% correct, he is often considered "dull."
Even more outrageous are state or national tests where test-makers decide what they think teachers should teach. But Mr. Test-Maker's opinions may not match what a teacher has taught.
One way a good teacher transfers enthusiasm to her students is by teaching those specifics of a subject that she herself finds most delightful. When another teacher comes along and tests these same students on textbooks or information they have not actually studied, it can cut their enthusiasm to ribbons. Some educators or test-makers insist that "their way" is the "only way."This could be considered as comical as the Mad-Hatter's Tea Party. However, if it results in a student going from "loving" a subject to being "indifferent" about it, or "hating" it, it is not the least bit amusing. It is a tragedy.
Does this mean we should start a movement to free all students from the shackles of testing?
Not quite. When we check the thesaurus for the word "test" used as a noun, it is not nearly so daunting. We get "examination," "experiment," "investigation," "check," "analysis" and "assessment." Do you notice the hint of helpfulness in these words? When a test is used for the purpose of assessing a particular student to ensure that the student has the correct level material, testing takes on a whole new meaning. It becomes a method for assessing a student's weaknesses and strengths and helping thestudent use his strengths to overcome weaknesses. But even here, there is a proviso: if you assess a young child that is new to you as a student, be sure you have the child's full agreement and willingness before you start assessing. And do not exceed that child's attention span. Agreement, willingness and attention are necessary for getting accurate results.
Good testing is a co-operative endeavor that is rewarding for the student.And a really good assessment will ask the student what he likes about his studies and what he is interested in learning. It never, ever penalizes him for giving his opinion or telling how he reached a particular conclusion; rather the student would be thanked for his incredible ability to think things out for himself.